Un romanzo di Sabina Minardi

“Mi chiamo Catherine e ho quasi quarant’anni. Sui miei documenti c’è scritto Caterina, ma in Italia ci sono solo nata, e a nessuno verrebbe in mente di chiamarmi così. Ho un lavoro che mi piace, un amore ufficiale e qualcuno clandestino, il tempo da inseguire ogni giorno e una camera d’albergo per rinchiuderlo: o almeno, per illudermi di riuscirci”. Si presenta così Catherine: è una donna lamentosa e insoddisfatta, che lavora tanto, forse troppo; è in crisi con David, l’uomo che ha accanto, ed è anche stanca di prendersi cura di suo padre che vive in casa con lei. È una donna di oggi in cerca di risposte, che un giorno s’imbatte improvvisamente in un manoscritto misterioso che la introduce nella vita di “una santa di ieri che tentò di cambiare il suo mondo”: Santa Caterina di Siena. L’intreccio di queste due vite, quella di Catherine e quella della patrona d’Italia, è il cuore di Caterina della notte, il recente romanzo di Sabrina Minardi, giornalista de L’Espresso (pp. 377, Piemme 2017, € 18,50).

Il manoscritto che Catherine si trova tra le mani è però una storia nella storia, che conduce il lettore nella Siena del lontano 1370 e gli presenta un’altra donna, Giovanna da Fontebranda, vissuta nello Spedale di Santa Maria della Scala, rifugio di “gettatelli”, luogo per bambini abbandonati, che accoglie anche infermi, viandanti e pellegrini in cammino lungo la Via Francigena. Per una colpa segreta che grava su di lei fin dalla nascita, Giovanna è costretta a non vedere mai la luce del sole. Catherine vuole scoprirne le ragioni, desidera saperne di più sul legame che esiste tra Giovanna e Santa Caterina di Siena, perciò prosegue la lettura, finché decide di recarsi nella sua città natale. Quello da Londra a Siena è, per Catherine, non semplicemente un viaggio, uno spostamento fisico, ma un cammino interiore alla scoperta delle radici del proprio passato, di un passato dominato dalla dolorosa assenza della madre defunta quand’ella era ancora bambina, che la porterà progressivamente a una nuova consapevolezza di sé e della propria storia.

Caterina della notte è un romanzo avvincente, che si sviluppa su due piani paralleli, per cui soltanto nelle ultime pagine il lettore verrà a capo dell’intreccio narrativo, ricevendo quella luce necessaria in grado di illuminare l’intera vicenda, iniziata il 25 marzo 1347 con la nascita di Caterina, la Santa, la preferita del Signore, e della sua gemella Giovanna da Fontebranda.

Fonte: FarodiRoma

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